L'Oasi di Monte Arcosu

Il territorio di Uta è celebre anche per la presenza dell'Oasi WWF di Monte Arcosu, promontorio alto 948 metri compreso nel massiccio del Sulcis e habitat di elezione del cervo sardo. La riserva comprende la foresta di macchia mediterranea più estesa di tutto il bacino del Mediterraneo, abitata da specie rare come il falco pellegrino, il discoglosso (endemico della Sardegna) e la farfalla 'Macaone'.

Fra le radure dell'Oasi si possono avvistare oltre mille esemplari di cervo sardo, che ha sfiorato la completa estinzione fra gli anni sessanta e settanta, molti cinghiali, lepri, gatti selvatici, ricci, aquile reali, falchi, pernici, e daini, che spesso si avvicinano ai visitatori spontaneamente. Nei torrenti che attraversano la riserva si trovano tartarughe di terra, raganelle e discoglossi, rospi che vivono nascosti fra le rocce umide.

La Riserva naturale di Monte Arcosu comprende due centri visite: il primo è ubicato in località Sa Canna, all'ingresso della riserva, ed è attrezzato con una sala per attività didattiche e laboratori, ed una foresteria con 24 posti letto. Il secondo centro visite si trova all'interno della riserva in località Pardu Melis, con vista sulle creste granitiche del Monte Lattias. Le due strutture sono i punti di partenza di altrettanti 'sentieri natura': Sa Canna, che si snoda fra il Riu Sa Canna, una fitta area boscata e la valle del Riu Guttureddu; e Perdu Melis, all'interno del bosco che circonda il Riu Guttureddu attorno alla foresteria di Perdu Melis.

A questi due percorsi si affiancano altri 80 chilometri di sentieri escursionistici di varia lunghezza e difficoltà. I più interessanti, che arrivano nelle aree più alte e nascoste della riserva, sono quelli che danno maggiore possibilità di avvistare le specie più rare e di godere dei paesaggi più belli.
Nei mesi di luglio e agosto si può entrare nell'Oasi solo in compagnia di una guida WWF, negli altri si può accedere liberamente pagando il semplice biglietto d'ingresso.