Storia

Il lago del Cixerri e i suoi resti romani

Una delle bellezze naturali che si possono incontrare a pochi passi da Uta è il lago del Cixerri, un grande lago artificiale della Sardegna, creato a seguito della costruzione di una diga sull’omonimo fiume Cixerri (un grande affluente del Riu Mannu con il quale arriva a sfociare a Cagliari a livello dello Stagno di Santa Gilla.

Il lago Cixerri

Immensa risorsa di alto livello, il lago del Cixerri vanta una portata di 25 milioni di metri cubi di acqua, solitamente utilizzati durante i periodi di siccità, come sostegno alle attività della zona che rischierebbero di vedere rovinato il raccolto (e il lavoro) di un intero anno.

Se la costruzione della diga ha dato origine alla nascita di questo bacino artificiale, due argini ne costituiscono oggi una ‘naturale’ delimitazione: costruito a partire dal 1980, il lago del Cixerri venne ultimato nel 1992 ma fu soltanto nel 2002 che venne ufficialmente e definitivamente collaudato, dando vita a una grande risorsa idrica e turistica del Sud della Sardegna.

Strade romane emerse nel Cixerri

Nel 2016 questo lago artificiale è tornato al centro dell’attenzione nazionale grazie al rinvenimento di due grandi testimonianze romane: una strada, già scoperta nel 2011, nota come l’antica "a Karalis Sulcos” che in epoca romana portava da Cagliari alle miniere di Iglesias ed alla leggendaria città di Metalla; un’altra scoperta nel 2016 che sembrerebbe essere direzionata verso Uta-Assemini e sulla cui funzione ancora oggi ci si interroga.

Questo testimonia l’importanza di questi territorio del Sud della Sardegna già in epoca romana, quando questa terra era già abitata da una comunità ben costituita e organizzata.

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