Il territorio

Oasi di Monte Arcosu:la fauna

Quercino Sardo

Il quercino sardo è un roditore che frequenta abitualmente i boschi dell’Oasi di Monte Arcosu. E’ un animale dalle minute dimensioni che si fatica a notare dato che si nasconde tra la vegetazione bassa. Inoltre durante il giorno preferisce rimanere al coperto in nidi che costruisce in piccole fessure sotterranee tra radici di alberi e rocce. L’alimentazione è basata esclusivamente di vegetali, frutti, noci e ghiande anche se non disdegna dei vermicelli nell'approvvigionamento. E’ preda di specie carnivore e rapaci quindi costretto a mantenere la guardia alta onde evitare di sopperire alla caccia dei predatori. Può assumere una lunghezza massima di circa 30 centimetri, metà di questa composta dalla lunga coda. Si caratterizza inoltre per le orecchie sporgenti e gli occhi grandi con le zampette che si distinguono per il numero delle dita: quattro anteriori e cinque posteriori. L’accoppiamento avviene dopo duri combattimenti con esemplari dello stesso sesso, riproduzione che può avvenire già dopo il primo anno di età del quercino

Pernice Sarda

Un uccello dalle piccole dimensioni la pernice sarda abitante dell’Oasi naturale di Monte Arcosu. A dispetto del nome non è un esemplare proprio dell’isola ma diffuso in altre parti del Mediterraneo. E’ proprio la peculiarità di amare la bassa macchia ed ambienti aridi dove può nidificare. Ed infatti da piccole buche naturali depone le sue uova e le copre con piume e foglie. Sono però oggetto di caccia da parte dei cinghiali e volpi che rappresentano i veri nemici delle pernici. E’ possibile avvistarla lungo le vallate della riserva perché preferisce camminare fin quando non si sente minacciata. A quel punto spicca il volo per cercare riparo altrove. Il suo cibo si compone essenzialmente di vegetali come le bacche raccolte durante le perlustrazioni del territorio. Ai propri piccoli destina dei vermicelli ed insetti per nutrirli oltre metterli al riparo dai ghiotti predatori. Di colori essenzialmente grigiastro, grazie alle piume che l’avvolgono e rosso per quanto riguarda le zampette ed il becco

Lepre Sarda

Un piccolo mammifero tipico dell’isola della Sardegna. La Lepre Sarda si diffonde in un numerose aree tra queste c’è l’Oasi di Monte Arcosu. E’ proprio nella punta ad ovest ed in quella meridionale dove troviamo una densità maggiore di questo esemplare il quale fortunatamente non è ad oggi inserito tra le specie a rischio estinzione. Il suo habitat naturale prediletto è quello della macchia mediterranea. Caratteristica principale la velocità di corsa riuscita tramite lunghi salti che gli consente di fuggire dai predatori. I nemici più acerrimi dai cui difendersi sono le aquile reali e le volpi sarde. Le prime planano dal cielo per tentare l’assalto mentre un duello a tutta velocità è il risultato di quello che può accadere tra i due esemplari. Si nutre di vegetali ed è maggiormente incline alla vita notturna rispetto al giorno dove preferisce nascondersi tra le flora. Nonostante ambisca ad una quotidianità solitaria si accoppia in un lasso di tempo piuttosto ampio che perdura dall’inizio della primavera fino alle prime luci dell’autunno

Gatto Selvatico


Orecchie appuntite,testa rotonda ed un mantello inconfondibile dalle tonalità grigio perla. E’ il gatto selvatico sardo uno degli abitanti della grande Oasi di Monte Arcosu, probabilmente unico esemplare vivente presente solo in Sardegna. Un mammifero predatore piuttosto singolare nell’incedere dato che si muove per cercare cibo all’alba e/o al tramonto. Durante il giorno infatti si nasconde tra la vegetazione oppure dentro delle tane che lo mettono al riparo da ogni pericolo. E’ amante della macchia mediterranea in cui soddisfa ogni suo bisogno. Si nutre dei cosiddetti piccoli vertebrati ma va alla caccia di ulteriori prede quali lepri, conigli selvatici e pernici. Il felino predilige trascorrere le sue giornate in modo solitario, l’accoppiamento con la specie opposta avviene nei primi mesi della primavera. Uno dei pericoli che potrebbero generare l’impoverimento dell’esemplare è quella di legarsi con gatti randagi e domestici fenomeno che di fatto provocherebbe una sorta di inquinamento genetico

Volpe Sarda

La volpe sarda è un mammifero carnivoro tipico delle isole della Sardegna e Corsica. Nell’Oasi di Monte Arcosu è possibile incontrarla lungo le vallate dei torrenti o all'interno delle grandi foreste che caratterizzano la riserva dove la macchia mediterranea trova la sua estensione maggiore. E’ una predatrice anomala dato che si nutre non solo di animali come uccelli, rettili e piccoli mammiferi ma anche frutti della terra. Non ama molto le ore diurne, spesso trova riparo in delle tane naturali prima di uscire al calar del sole per cercare di approvvigionarsi. E’ capace di adattarsi ad habitat diversi ed in certi casi risulta anche un problema per gli agricoltori fermare il suo incedere dato che può recare danni alle coltivazioni. Due grandi occhi la contraddistinguono, muso appuntito ed orecchie dai lineamenti meno marcati di quella comune. Poco incline alla vita di branco preferisce una quotidianità solitaria vagando alla ricerca di cibo e riparo

Il Gheppio


Un piccolo uccello rapace sorvola l’Oasi del Monte Arcosu: è il Gheppio comune denominato anche falco tinnunculus. Di colore castano con macchioline nere i maschi, maggiormente inclini al rossastro le esemplari femmine. Si tratta di specie molto comuni che amano posarsi sui rami degli alberi, puntare le loro prede osservandole dall’alto prima di planare in picchiata a velocità elevata. Sono amanti di piccoli uccelli, roditori ma amano anche assicurarsi di cibo procurato da altri rapaci: è una loro peculiarità. Oltre a derubare i propri concorrenti appartenenti alla stessa nicchia ecologica si foraggia anche di carcasse di grandi animali. L’accoppiamento avviene dopo un lungo corteggiamento a cavallo tra i mesi di marzo ed aprile. Un rito che si caratterizza mediante dei volteggi ed il celebre richiamo "kikiki”. E’ un’operazione lunga e complessa dove il maschio ha il compito di catalizzare l’attenzione accostandosi senza però potersi fermare prima della decisione finale adottata dal volatile di sesso opposto

L'Astore e lo Sparviero

L’astore e lo Sparviere sono due uccelli rapaci provenienti dalla famiglia degli Accipitridi. Entrambi vivono prevalentemente in Sardegna e Corsica, tra i territori maggiormente frequentati quello dell’Oasi di Monte Arcosu. Il primo predilige estese foreste ricche di vegetazione rispetto allo sparviere che invece si adatta a macchie degradate con estensione meno marcata. Quando si verificano degli incendi che riducono la copertura boschiva si mette a repentaglio anche l’esistenza dell’astore il quale non trovando il proprio habitat naturale rischia l’estinzione quantomeno da quella zona. Si nutrono di uccelli e mammiferi di piccole dimensioni, rettili ed insetti essendo della stessa specie ed entrando in competizione tra le prede. L’inseguimento tra i rami degli arbitri che alimentano le foreste è la tipologia di caccia prediletta. All’interno della riserva è possibile ammirarli percorrendo i sentieri che costeggiano le vallate e si arrampicano lungo il massiccio del Sulcis





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