Il territorio

Monte Arcosu: il cuore naturale del Sulcis

Una montagna unica per storia geologica, biodiversità e paesaggi mozzafiato

Il monte Arcosu, con i suoi 948 metri di altezza, domina il paesaggio del Sulcis settentrionale, distinguendosi per la sua caratteristica forma tronco-conica e monolitica. Ben visibile dalle pianure del Cixerri e del Campidano, il monte rappresenta un elemento iconico del territorio. Situato al confine tra i comuni di Siliqua e Uta, il rilievo ospita la più grande oasi naturalistica del WWF Italia, che prende proprio il suo nome.

L’origine del toponimo "Arcosu” deriva dal termine sardo "árku", che significa "arcuato", in riferimento alle particolari formazioni rocciose presenti sulla vetta. Questa denominazione si ritrova anche in altri monti della Sardegna meridionale, come il monte Arcuentu, confermando un legame linguistico e paesaggistico con l’intero territorio.

Dal punto di vista geologico, il monte Arcosu è un testimone del passato più remoto della regione, risalente al Paleozoico. La sua struttura si deve all’orogenesi ercinica, che ha formato gran parte del massiccio del Sulcis. L’erosione successiva ha modellato il rilievo, lasciando intatti gli strati superiori di scisti sulla vetta, mentre lungo le pareti emergono gli affioramenti granitici. Questa composizione crea un contrasto visivo affascinante: la sommità si presenta più morbida e arrotondata, mentre i versanti, come quelli di Rocca Su Scavoni, risultano ripidi e imponenti.

Il clima del monte Arcosu è tipicamente mediterraneo, con estati calde e asciutte e inverni miti. Le precipitazioni si concentrano nei mesi autunnali, mentre le nevicate sono rare e limitate alla vetta. I venti giocano un ruolo importante: il Maestrale, che soffia da nord-ovest, domina gran parte dell’anno, abbassando le temperature, mentre lo Scirocco, caldo e umido, preannuncia le perturbazioni provenienti dal Mediterraneo.

Grazie alla sua posizione e alle sue caratteristiche uniche, il monte Arcosu è diventato un simbolo non solo del Sulcis, ma dell’intera Sardegna meridionale. La sua presenza all’interno dell’oasi WWF garantisce la conservazione di un ecosistema prezioso, che include specie animali e vegetali tipiche dell’isola. Un luogo che unisce natura, geologia e tradizioni, offrendo scenari di rara bellezza.

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