Arte, cultura e tradizioni

I giochi dei bambini sardi…di ieri

La società odierna in cui ci troviamo a vivere di certo ha visto un cambiamento radicale rispetto a quelle che erano le usanze del passato così come i passatempi preferiti dei bambini. Anche la Sardegna (e Uta), terra ricca di tradizioni, si è adeguata al tempo aggiornando quelli che erano i suoi usi e costumi pur mantenendoli come folklore da trasmettere alle future generazioni: una vera e propria ricchezza territoriale che ancora oggi sopravvive, attirando sempre più turisti e visitatori.

In questo mondo di cambiamenti non possono non rientrare anche i bambini e gli adolescenti, oggi sempre più impegnati e sollecitati dallo sviluppo tecnologico e dall’innovazione che costantemente li attanaglia: ma quali erano i giochi dei bambini sardi di ieri? Ecco una carrellata dei più famosi, tramandati dagli anziani dell’Isola.

I giochi sardi del passato

Come ci si divertiva negli anni passati in Sardegna? Come passavano il loro tempo libero i bambini? Quali giochi facevano? Queste e molte altre domande oggi hanno una risposta frutto della testimonianza degli anziani della Sardegna.

I giochi preferiti dei bambini sardi si svolgevano in cortile o in strada insieme a molti altri coetanei con i quali si inventavano giochi e si dava libero spazio alla fantasia; tra quelli preferiti si trovano (oltre ai classici giro tondo, gioco delle monete, fionda e bambole di pezza):

  • Sa faraia (basato sulla costruzione di cannucce di avena od orzo, dette sa "lopeddedda”, che si facevano suonare oppure si usavano per fare le bolle di sapone);
  • Crebusu, cervi (che consisteva nel fare finta di essere un cervo inseguito da un cane; se il cane prendeva il cervo, questo doveva pagare la penitenza);
  • Bardunfola (una trottola di legno azionata da una cordicella);
  • Barralliccu, un tipico gioco natalizio che si basava su di un cubo di legno attraversato da un’asticella sulla quale si faceva girare; su ognuna delle quattro facce laterali vi era una lettera. Ciascun bambino all’inizio del gioco contribuiva a formare il premio, scommettendo castagne, noci, mandorle; a turno si girava il cubo e si seguivano le indicazioni della lettera che usciva.

 

Una serie di giochi oggi semplici ma molto ingegnosi e divertenti, che permettevano ai bambini di giocare in compagnia dei loro coetanei, socializzando allenando la mente alla fantasia e alla creatività.

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