I malloreddus alla Campidanese di Uta
I malloreddus sono un tipica pasta della cucina sarda. Conosciuti anche come gnocchetti sardi, si presentano a forma di conchiglie rigate di due o tre centimetri di lunghezza, impastati con farina di semola e acqua e consumati con varie salse Questo tipo di pasta è conosciuta fin dall'antichità e la sua origine è da ricercarsi nella tradizione agropastorale contadina derivante dalla millenaria coltura del grano nell'area mediterranea. Il termine malloreddu, sostantivo maschile singolare che al plurale diventa malloreddus, è il diminutivo di malloru, che in sardo campidanese (Sardegna meridionale e centro-meridionale) significa toro. Di conseguenza, malloreddusassume il significato di "piccoli tori”, o anche torelli o vitellini.
Ma vediamone la ricetta tipica, quella campidanese con sugo di pomodoro e salsiccia, che più di ogni altra ne caratterizza da sempre il successo e la tradizionale fama di prelibatezza locale.
La ricetta dei Malloreddus di Uta
Ingredienti (per 4 persone): 350 g di Malloreddus, 250 g di Salsiccia fresca, 450 g di Pelati, 1 Cipolla, 1 Spicchio di Aglio, 3 Foglie di Basilico, 1 Bustina di Zafferano, Pecorino sardo stagionato grattugiato, Olio extravergine di Oliva.
Preparazione del sugo: preparate un trito di aglio e cipolla, tagliate la salsiccia a tocchetti; fate rosolare in un tegame con 3 cucchiai di olio d'oliva, per circa 10 minuti. Aggiungete i pomodori pelati, un pizzico di sale ed il basilico a pezzetti. Cuocere a fuoco medio per 15 minuti, quindi abbassate la fiamma e lasciate sul fuoco per altri 20 minuti. Qualche minuto prima del termine della cottura aggiungete lo zafferano.
Preparazione dei Malloreddus: cuocete i Malloreddus in abbondante acqua salata e scolateli ancora al dente. Poneteli in una terrina con i bordi alti e conditeli con il sugo di cui sopra. Spolverateci sopra abbondantemente il pecorino sardo e... Buon Appetito!