Enogastronomia

Il Carciofo spinoso di Sardegna

Il Carciofo spinoso di Sardegna è divenuto, ormai, un vero e proprio simbolo di questa Regione, tanto da essersi ‘trasformato’, nel 2011, in un prodotto D.O.P con tanto di Consorzio annesso atto a garantirne qualità e originalità, secondo quanto stabilito nel Disciplinare di Produzione.

Ma come è fatto il Carciofo spinoso sardo?

Particolarità di questo carciofo è la presenza delle spine (solitamente di colore giallo), situate nella parte terminale delle foglie che compongono il fiore stesso: nel complesso si presenta con una forma allungata, dalle sfumature violette-brunastre e un gambo poco fibroso e tenero.

Il suo profumo è intenso e floreale, mentre la sua consistenza è tenera ma croccante; il gusto è corposo ed equilibrato, una perfetta sintesi tra l’amarognolo e il dolciastro tipico dei carciofi; una pietanza ottimale e succulenta da essere mangiata da sola o accompagnata a innumerevoli ricette sarde (e non solo!).

Le ricette tipiche con il Carciofo sardo

Particolarità di questo prodotto, coltivato anche a Uta, è insita nella sua versatilità in cucina: molte sono, infatti, le ricette realizzabili con questo ingrediente ‘segreto’, capace di esaltarne il sapore e il gusto.

Allora ecco che lo si può gustare da solo, come contorno, o accompagnarlo a interessanti pietanze quali fresche insalate, primi quali Fregola con agnello, carciofi e zafferano o gnocchi sardi con carciofo; secondi quali l’immancabile accostamento di carciofo sardo con l’agnello sardo D.O.P.; ma ottimo anche con il pesce, come un’orata accompagnata da un letto di carciofi o con la panada sarda in versione vegetariana: insomma un menù da sogno quello che sa regalare il Carciofo spinoso sardo D.O.P. a tutti i buongustai d’Italia (e non solo!).

Un’esperienza culinaria assolutamente da vivere almeno una volta nella vita…

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